Ciò che mi propongo di fare in questo blog non è altro che un'attenta analisi del concetto di colore, caratteristica fondamentale delle cose, attraverso e con il quale riusciamo ad avere una diversa percezione visiva degli oggetti. Il punto di partenza è sicuramente lo studio del colore e del significato che esso assume nella nostra società e cultura.
"Ma cos'è veramente il colore?"
colóre s. m. [lat. color -ōris]. Termine indicante, in fisica, sia la sensazione fisiologica che si prova sotto l’effetto di luci di diversa qualità e composizione, sia la luce stessa, monocromatica o policromatica, costituita cioè da una sola o da più radiazioni elettromagnetiche di determinate lunghezze d’onda. Fonte: http://www.treccani.it/vocabolario/colore/ "Perché esiste il colore?" Mi viene in mente una frase di Alessandro Baricco: "A volte le parole non bastano. E allora servono i colori. E le emozioni." E se non esistessero i colori, che percezione avremmo delle cose? Come potremmo distinguere una cosa da un'altra? Sarebbe una catastrofe. Il mare non sarebbe blu, il fuoco rosso, l'erba verde, la neve bianca. Tutto sarebbe uguale e non esisterebbe il diverso, il cambiamento, la sfumatura. Niente avrebbe senso. E allora ogni forma, ogni nota, ogni emozione, ogni dimensione, ogni ricordo sarebbe uguale ad un altro se non, addirittura, sempre lo stesso. Sarebbe una perenne cecità ma ad occhi aperti. Si faticherebbe a distinguere la luce dal buio, il giorno dalla notte, l'alba dal tramonto. Solo rumori, melodie in sottofondo, saremmo mutilati, come alberi senza foglie, senza peso, senza niente. Se non ci fossero i colori non ci sarebbero libri da leggere, paesaggi da ammirare. Non avrebbero più alcun senso frasi come "passare la notte in bianco", "essere al verde", "vedere nero", "alzare bandiera bianca", "avere una fifa blu" ecc.. E dunque come sarebbe una vita al buio? E' per questo che esiste il colore. "Ogni cosa è un colore. Ogni emozione è un colore" (Alessandro D'Avenia).
colóre s. m. [lat. color -ōris]. Termine indicante, in fisica, sia la sensazione fisiologica che si prova sotto l’effetto di luci di diversa qualità e composizione, sia la luce stessa, monocromatica o policromatica, costituita cioè da una sola o da più radiazioni elettromagnetiche di determinate lunghezze d’onda. Fonte: http://www.treccani.it/vocabolario/colore/ "Perché esiste il colore?" Mi viene in mente una frase di Alessandro Baricco: "A volte le parole non bastano. E allora servono i colori. E le emozioni." E se non esistessero i colori, che percezione avremmo delle cose? Come potremmo distinguere una cosa da un'altra? Sarebbe una catastrofe. Il mare non sarebbe blu, il fuoco rosso, l'erba verde, la neve bianca. Tutto sarebbe uguale e non esisterebbe il diverso, il cambiamento, la sfumatura. Niente avrebbe senso. E allora ogni forma, ogni nota, ogni emozione, ogni dimensione, ogni ricordo sarebbe uguale ad un altro se non, addirittura, sempre lo stesso. Sarebbe una perenne cecità ma ad occhi aperti. Si faticherebbe a distinguere la luce dal buio, il giorno dalla notte, l'alba dal tramonto. Solo rumori, melodie in sottofondo, saremmo mutilati, come alberi senza foglie, senza peso, senza niente. Se non ci fossero i colori non ci sarebbero libri da leggere, paesaggi da ammirare. Non avrebbero più alcun senso frasi come "passare la notte in bianco", "essere al verde", "vedere nero", "alzare bandiera bianca", "avere una fifa blu" ecc.. E dunque come sarebbe una vita al buio? E' per questo che esiste il colore. "Ogni cosa è un colore. Ogni emozione è un colore" (Alessandro D'Avenia).
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